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Sei in > News > Il Questore incontra gli studenti della Mazzini

La felicità passa attraverso la sicurezza e il rispetto delle leggi. È questa la sintesi del messaggio che i giovani studenti della 3^D e 3^C della scuola media Mazzini dell’IC Capol DD di San Nicola la Strada hanno inviato al Questore Antonino Messineo, arrivato a Caserta solo tre mesi fa. Insieme con le docenti Dulcizia Castaldo e Maria Concetta Palomba, gli studenti si sono interrogati nelle scorse settimane sul diritto alla felicità e hanno dunque inviato al questore una lunga lettera in cui hanno fatto riferimento al lavoro svolto in classe sulla figura di Giovanni Falcone, accompagnata da alcune domande. Il questore Messineo, giovedì 7 aprile, ha sorpreso i ragazzi decidendo di incontrarli personalmente per dialogare con loro. Per circa due ore il questore, insieme con il commissario capo della Polizia di Stato Rosa Cimmino e la dirigente scolastica dell’istituto Patrizia Merola, ha parlato agli alunni in maniera diretta e coinvolgente di bullismo e sicurezza sui social, dell’uso dello smartphone e della privacy. “Dovete condividere le gioie o le delusioni dal vivo  con i vostri amici non utilizzare sempre i social – ha raccomandato il questore agli studenti – è importante parlare, conoscersi, non vivete solo rapporti virtuali”. Gli alunni dal canto loro hanno rivolto al questore molte domande sulla sua carriera nell’antimafia, hanno ricordato la figura di Giovanni Falcone, di cui hanno letto libro “Un eroe solo”, scritto dalla sorella Maria Falcone. Il Questore, facendo riferimento alla sua carriera, ha citato il suo incontro con il giudice Rosario Lavatino, assassinato  21 settembre del 1990 ad Agrigento. “Ci vedevamo spesso per organizzare le misure di prevenzione. Una persona con cui ho condiviso le difficoltà e vederlo ucciso dalla mafia è una cosa che mi ha sconvolto e me la porto sempre con me. Alla vostra età vedevo mafiosi nella mia città, era periodi bruttissimi in cui la società civile non riusciva ad emergere”. Il questore ha poi parlato con gli studenti di come i bulli siano persone fragili che trovano la loro forza nel gruppo, e ancora di come i ragazzi debbano proteggere i compagni più fragili e non lasciarli mai soli, soprattutto in questo momento storico in cui le famiglie sono più assenti e la scuola rappresenta un presidio di giustizia e solidarietà. Infine ha preso la parola Rosa Cimmino, commissario capo della Polizia di Stato sezione reati sessuali e violenze contro minori, impegnata da anni nel campo delle indagini sulle sui reati sessuali e violenze a danno dei minori, che ha sottolineando come spesso sia difficile individuare casi di violenza a danno dei bambini e dei ragazzi, soprattutto psicologica perché più nascosta. “La scuola può essere un importante campanello d’allarme da cui partire per scoprire tanti disagi, violenze domestiche e altro – ha affermato – Le segnalazioni di violenze  si possono fare telefonando al 113, ma ora c’è anche un’applicazione YOUPOL dove si possono fare denunce anonime se involontariamente vi trovate testimoni di una violenza”. Prima di andar via gli studenti hanno donato al questore un libro sull’arte napoletana dei macchiaioli e della Scuola di Resina e un opuscolo sul diritto alla felicità sancito dalla costituzione americana fin dal 1776. “Sono contento di questi doni, perché amo profondamente leggere”, ha concluso il questore Messineo.

 

8 Aprile, 2022

Pubblicato in: News